giovedì 8 settembre 2016

Dispositivi tecnologici Made in Italy contro il rischio sismico e il dissesto idrogeologico

L'attività di ricerca, soccorso e aiuto nelle zone del terremoto è stata possibile anche grazie all'innovazione tecnologica made in Italy.

pubblicato da: www.vita.it

Le ricerche e le attività di soccorso che in questi giorni si stanno svolgendo nelle regioni interessate dal sisma, vengono supportate da tre importanti strumenti di alto valore tecnologico frutto della ricerca made in Italy messa in campo dall’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) del Cnr in collaborazione con il mondo industriale di AlienData eTom Tom.

L’importanza di questi nuovi strumenti, MapLite, geoSDI Collet, Eware, consiste nella possibilità per i soccorritori e per le autorità competenti di monitorare in tempo reale, grazie all’ausilio di mappe aggiornate, le zone colpite, ricevendo informazioni attraverso una particolare applicazione direttamente dai luoghi interessati, nonché di rilevare, attraverso un’apposita console on line, il manifestarsi di altri fenomeni naturali, potenzialmente catastrofici.

Più in dettaglio, MapLite è uno strumento che permette la costruzione di mappe interattive da condividere attraverso i social network o via e-mail, con cui tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza possono rapidamente avere il quadro della situazione.

Tale scambio di informazioni, facilita i soccorsi a coloro i quali sono costretti a intervenire in situazioni in cui la morfologia del territorio ha subito notevoli alterazioni per via del sisma, permettendo agli stessi di individuare i punti di accesso più agevoli alle aree colpite nonché di elaborare piani di protezione civile.

Fondamentale importanza riveste anche geoSDI Collect. Si tratta di un’applicazione utilizzabile da qualsiasi smartphone Android presente nelle aree colpite, attraverso cui poter inviare immagini relative a crolli, danneggiamenti e situazioni di pericolo, con precisi riferimenti spaziali e temporali, da condividere con tutta la comunità e da poter caricare direttamente sulla mappa segnalando così situazioni di pericolo, richieste di aiuto, ma anche quelli che sono i servizi disponibili di cui potrebbe usufruire la popolazione interessata dall’evento. Continua a leggere su www.vita.it