Recuperano cobalto e litio rispettando ambiente
pubblicato da. www.ansa.it
''L'idea è di uno studente, che aveva già avuto esperienza nell'estrazione dei metalli dalle scorie prodotte dai processi di fusione'', afferma il coordinatore dello studio, Jeffrey A.
Cunningham. ''Stavamo osservando la rapida diffusione degli smartphone e degli alti prodotti con batterie ricaricabili - aggiunge - e lì abbiamo concentrato la nostra attenzione. La richiesta di litio sta crescendo rapidamente, e le attività di estrazione non sono più sostenibili''.
Una soluzione al problema potrebbe appunto arrivare dai tre funghi 'mangia-batterie': Aspergillus niger, Penicillium simplicissimum e Penicillium chrysogenum. ''Li abbiamo selezionati perché avevano già dimostrato di saper estrarre metalli da altri tipi di rifiuti'', spiega Cunningham. ''Abbiamo pensato che i meccanismi di estrazione potessero essere simili: in quel caso - aggiunge - i funghi avrebbero potuto estrarre anche litio e cobalto dalle batterie esauste''.
Per dimostrarlo, i ricercatori hanno polverizzato le batterie agli ioni di litio e hanno dato la poltiglia risultante in pasto ai tre funghi, che hanno cominciato a produrre acidi organici per estrarre i metalli: nei primi test sono riusciti a catturare fino all'85% del litio e fino al 48% del cobalto. Per completare l'operazione di riciclo, i ricercatori stanno mettendo a punto un sistema che permetta di recuperare questi preziosi metalli dal liquido acido prodotto dai funghi.